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al testo di Patrizia Riscica
La solitudine del corpo n. 1
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A volte la solitudine è un orrore che scava un buco profondo nella pancia. Ci siamo persi mentre cercavamo la vita. Senza più memoria, dimenticati dal tempo, imprigionati, come mosche nell’ambra. Viviamo tra odori intensi. Odori di corpi, prostrati di fatica. Odori di corpi, penetrati dalla paura. Odori di corpi, acidi di angoscia. Essere due, questo è il vero desiderio, che mescola gli odori e stempera i terrori. Forse saremo salvati da un terzo odore, un magico composto, da respirare ancora caldo di carne. Mescolato ai baci, galleggia nella stanza e si spalma sulla pelle. Tu, essenza miracolosa, liberaci dal male. (Uncorpo dopo l'altro, 2010)
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Jacob l.
- 01/03/2018 19:44:00
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È un pensiero che descrive molto intensamente un profondo desiderio personale di coppia. Però Essere in due molto spesso é essere soli ..in due. Meglio molto meglio una solitudine Serena, pacata, viva, che ci lasci tempo per fare ciò che desideriamo, perché spesso condividere con molti altri è meglio che lindifferenza a due. È non è detto che gli odori aiutino. J.
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Patrizia Riscica
- 01/03/2018 11:36:00
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Grazie Franca, condivido. Essere due è il desiderio di tutti noi, essere due nel rispetto a volte è negato. Sarebbe bello se si potesse realmente realizzare il pensiero di Lucy Irigaray nel suo testo "Essere Due": "Così io e tu, lei e lui, si parlano e si costituiscono ciascuna(o) una soggettività rifiutandosi a un eccesso a sé e all’altro prima di un parlare. Fra noi sono il mondo e il verbo, l’universo e la parola. L’uno ci è per una parte comune, l’altro rimane proprio”. Guarderò sicuramente il tuo link.
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Franca Colozzo
- 28/02/2018 19:46:00
[ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]
@Patrizia Riscica. Il vero orrore non è tanto la nostra solitudine, spesso generata dalla noia, ma lindifferenza che sta dilagando nel mondo. Di fronte a tanti orrori - lultimo quello di oggi che riguarda due creature innocenti uccise dal padre che avrebbe dovuto tutelarle - cosa cè da aggiungere? Piccoli orrori che si sommano in una continua escalation di follia umana e che trovano, al momento attuale, la loro apoteosi nella guerra siriana, cui ho dedicato e dedico tanto spazio su Linkedin, su FB e sui social in genere e su questo sito: http://www.larecherche.it/public/testi/Poesia/upload_pdf_doc_txt/bastet_1_20170411183614_The%20blue%20baby-girl.pdf
Così, pervasa da questo stato danimo intriso di notizie negative, ho letto la tua poesia sullonda di avvenimenti abominevoli purtroppo contingenti. Viviamo, è vero, tra sentimenti contrastanti, a volte esecrabili a volte salvifici. Forse, hai ragione tu, ci salverà un terzo odore foriero di baci e di amore: Lo spero! Un cordiale saluto.
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